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Due milioni e mezzo di dollari : è questa la cifra che Chris Clark, imprenditore originario del Maryland, ha incassato per la vendita del dominio registrato in rete nel 1994

Nel 1994 Internet era una tecnologia che, nonostante avesse già decenni di evoluzione alle spalle, per la maggior parte della gente comune risultava nuova e ancora da decifrare. La pizza, invece, era – come continua ad essere – uno dei cibi più famosi e apprezzati nel mondo, al centro di un business che tocca tutti i continenti.
Con una mossa più azzeccata di quanto allora potesse immaginare, Chris Clark, 42 anni, imprenditore di North Potomac, nel Maryland, in quel 1994 pensò di unire il successo consolidato della pizza e quello possibile del web registrando il dominio pizza.com, nel tentativo di conquistare il favore di una pizzeria cliente della sua azienda di consulenza informatica.

L’affare non andò a buon fine, ma Chris ha continuato a mantenere il dominio e , circa quattordici anni dopo, ha potuto festeggiare il vero successo della sua intuizione: il dominio è stato venduto all’asta sul sito specializzato sedo.com e ha portato nelle sue tasche 2 milioni e 600mila dollari.
“E’ incredibile, veramente incredibile”, commenta ora Clark, “Nel 1994 avresti potuto registrare qualsiasi cosa e ora… Non avrei mai pensato ad una cosa del genere”: mantenere il possesso di un nome così ambito è costato a Chris circa 10 dollari l’anno, il che significa che il suo guadagno è stato superiore al 130.000%. A far balenare nella testa dell’imprenditore la possibilità di un ottimo affare è stato il risultato della vendita di un altro dominio: vodka.com, che nel 2006 ha polverizzato qualsiasi record di valutazione ed è stato acquistato per 3 milioni di dollari. “Ho pensato ‘Perchè non provare a vedere che livello di interesse c’è intorno a questo dominio’ “, racconta Clark, “Se qualcuno accetta di pagare così tanto per vodka.com, forse pizza.com potrebbe essere ancora più interessante”.
Previsione azzeccata: il dominio è stato messo all’asta il 27 marzo del 2008 e, dopo una prima offerta di 100 dollari, il suo valore è rapidamente schizzato verso cifre a tre e quattro zeri e ha raggiunto il prezzo finale di vendita in una settimana appena. A Chris resta un solo rimpianto: non aver acquistato, negli anni Novanta, più domini.

Emanuele

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  • Marco ha detto:

    Articolo bellissimo e interessante. È una Storia che ho avuto il piacere di conoscere durante uno dei tuoi corsi e mi ha rapito nonché fatto scattare qualcosa. L’avvento ormai consacrato dei domini e di internet in generale non esclude che ci sarà un nuovo Chris, anzi è un business tutto da scoprire.

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